Per capire i silenzi…

 
Conti ferito le cose che non sono andate come volevi
temendo sempre e solo di apparire peggiore
di ciò che sai realmente di essere.
Conti precisi per ricordare quanti sguardi hai evitato
e quante le parole che non hai pronunciato
per non rischiare di deludere.
La casa, l’intera giornata,
il viaggio che hai fatto per sentirti più sicuro
più vicino a te stesso,
ma non basta, non basta mai.
Torni a sentire
gli spigoli di quel coraggio mancato
che rendono in un attimo
il tuo sguardo più basso
e i tuoi pensieri invisibili
torni a contare i giorni
che sapevi non ti sanno aspettare
hai chiuso troppe porte
per poterle riaprire
devi abbracciare
ciò che non hai più.
La casa, i vestiti, la festa
ed il tuo sorriso trattenuto e dopo esploso
per volerti meno male,
ma non basta, non basta mai.
E non vuoi nessun errore
però vuoi vivere
perché chi non vive lascia
il segno del più grande errore.
Scivoli di nuovo
e ancora come tu fossi una mattina
da vestire e da coprire
per non vergognarti
scivoli di nuovo e ancora
come se non aspettassi altro
che sorprendere le facce
distratte e troppo assenti
per capire i tuoi silenzi
c’è un mondo di intenti
dietro gli occhi trasparenti
che chiudi un po’.
Che chiudo un po’.
Che chiudi…
 
(Tiziano Ferro, Scivoli di nuovo)
 
© Tsukasa Hojo

Il giorno della Primavera

Girovagando nel web ho incrociato la semplice poesia giapponese.
Con una semplicità disarmante, queste piccole composizioni riescono ad evocare le immagini e i profumi della primavera.
Ed anche se qui fa freddo, tuona e continua a piovere senza sosta, come in pieno inverno, io riesco a sentire nell’aria l’arrivo della più dolce delle stagioni.
 
 
"giorno di primavera:
si perde lo sguardo in un giardino
largo tre piedi"

Masaoka Shiki
 
"brezze primaverili –
Tra le verdi pianticelle d’orzo,
cristallino è il suono delle acque"

Mokudo
 

"dilegua l’eco della campana del tempio;
persiste la fragranza delicata dei fiori;
ed è sera."

Matsuo Bashõ

"cadono i fiori di ciliegio
sugli specchi d’acqua della risaia: stelle,
al chiarore di una notte senza luna."

Yosa Buson
 
"con le ali degli uccelli
lucenti di primavera
amore a prima vista"

Miura Chora
 

"aranci in fiore
quelle montagne mordono
l’azzurro del mare"

Katsuo Sekimori

"fiori di pruno:
è un’estasi
la mia primavera"

Kobayashi Issa
 
"sulle sere serene
e i giorni silenziosi,
piogge di primavera"

Miura Chora
 


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Primavera

Nella notte entreremo
per rubare
un ramo fiorito.
Oltrepasseremo il muro,
nelle tenebre dell’altrui giardino,
due ombre nell’ombra.
L’inverno non è ancora finito
e già il melo appare
trasformato di colpo
in cascata di stelle profumate.
Nella notte entreremo
fino al suo tremante firmamento,
e le tue piccole mani e le mie
ruberanno le stelle.
E furtivamente,
in casa nostra,
nella notte e nell’ombra,
entrerà con i tuoi passi
il silenzioso passo del profumo
e coi i piedi stellati
il corpo chiaro della Primavera.

(Pablo Neruda, Il ramo rubato)

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Tanto domani c’è sempre il sole…

La farfalla andò dal bruco e disse “Un giorno avrai anche tu delle ali verdi rosse gialle e blu”
ed il bruco le rispose “Mi accontento delle mie zampe rugose”.
Il pavone ostentava le sue piume di cristallo disse al corvo “Guarda quanto sono bello”
ed il corvo a bassa voce, “Sarai bello ma io sono più veloce”.
Ognuno a qualcosa dentro di sè
e basta cercarla veder di trovarla capire dov’è.
Ognuno ha qualcosa dentro di se
e basta cercarla veder di trovarla, capire dov’è.
Il leone ostacolava il passaggio all’elefante e disse “Beh! non ti inchini sono il re”
il gigante disse al re, “Io mi inchino però vivo più di te”.
La formica alla cicala “Canti sempre e poi fai son sicura questo inverno morirai “
la cicala a replicare “Io ho un concerto oggi e ti vorrei invitare”.
Ognuno a qualcosa dentro di sè
e basta cercarla veder di trovarla capire dov’è.
Ognuno ha qualcosa dentro di se
e basta cercarla vedere di trovarla, capire dov’è.
Ognuno ha un talento e ce l’hai anche tu
anche se per ora le tue insicurezze sfamano e accrescono le tristezze
di questa vita che non ti vuole
“Tanto domani c’è sempre il sole” pensa così.
Fai solamente quello che credi
non ascoltare se non ti fidi, nemmeno a me
che non sono certo niente
di diverso rispetto anche a te.

Arisa, Pensa così

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