Come una terapia

 

“Nella vita sono un ermetico, mi preoccupo sempre di far sentire a proprio agio le persone che ho intorno. Così tolgo qualcosa a me stesso, sto sempre attentissimo a quello che dico per non ferire. Alla fine non ne posso più, mi isolo e in quel momento arriva la canzone in cui riverso tutto quello che ho trattenuto durante la giornata. Per me comporre è una terapia, forse il vero e unico motivo per cui non vado da uno psicologo”

Tiziano Ferro (Panorama n.5, 2009)

 

Tolto il fatto che non compongo canzoni, mi rispecchio totalmente nelle parole di Tiziano Ferro. Mi rendo conto di annullarmi, a volte, pur di non ferire gli altri. Arrivo anche a calpestare i miei stessi diritti e sentimenti. Vivo nell’inquietante paura di fare o dire qualcosa che può ferire il mio prossimo. Dopo un pò il peso diventa davvero insostenibile e allora mi butto nel mio mondo, nella mia immaginazione, nella musica, nei miei disegni, nelle mie storie messe nero su bianco, che forse nessuno leggerà mai. Nel mio vero io. E così trovo un pò di sollievo riversando in qualcosa, che non so ben definire, il mio disagio.  E scrivo, scrivo, scrivo… e spesso tengo tutto per me. Come una terapia. Ed anche per me, questo, è forse l’unico motivo per cui non sono in cura da uno psicologo.

Cora

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8 thoughts on “Come una terapia

  1. lucetta ha detto:

    Cora carissima, è già molto che riesci a scrivere, a buttare fuori, a mettere nero su bianco i motivi del disagio, insomma in poche parole a sfogarti. Penso che sia la cosa migliore!!!Si va dallo psicologo se non si conoscono i motivi del nostro malessere, ma tu invece li conosci. Essere sensibili, troppo sensibili,attenti a non ferire gli altri richiede un autocontrollo che fa star male dentro ma preferisco la sensibilità che fa star male all\’indifferenza che calpesta gli altri. Sii contenta di essere Cora ! Ti abbraccio, anima bella! Lucetta

  2. Carmen ha detto:

    E non andarci mai cara… si nota che la tua reazione è positiva e che la tua voglia di reagire è latente….ancora qualche passo… e potrai iniziare ad essere di nuovo te stessa.Un abbraccioCarmen

  3. Scent of RoseღCuoreprofondo's Art ha detto:

    Ciao dolce Cora,io penso che tu non faccia nulla di "anormale"nel senso che ogni essere umano ha il suo rifugio.Per quanto riguarda il tuo aspetto caratteriale,non annullarti per nessuno….tu pensi agli altri,ma questi stessi per cui tu ti sacrifichi,ti pensano???Fatti questa domanda e datti questa risposta.Mille baci,Marianna

  4. Paм ha detto:

    Anche io ho il mio rifugio dove esprimere al meglio me stessa, dove scrivere, creare…sognare. Però credo sia un peccato nascondersi al mondo, ci sono persone che vorrebbero che venissi fuori e poter leggere e osservare le meraviglie che la tua anima sa creare! Non avere paura di essere ciò che sei!Un bacione.

  5. cielo ha detto:

    Credo che potresti fare qualcosa di nuovo. Alcune persone (forse tu stessa sei così) sviluppano una considerevole sensibilità nei confronti degli altri. Ciò è dovuto soprattutto all\’educazione e al contesto in cui si è cresciuti in cui si attribuisce molto valore all\’altruismo. E\’ certamente una cosa buon ma… ma forse va bilanciata da quello che io definisco il "sano egoismo".In altre parole credo che si debba superare l\’affermazione "agisco così, anche limitando me stessa, per sensibilità nei confronti degli altri". Superare tale affermazione non significa "fregarsene degli altri" bensì riuscire a dire "agisco così perchè mi piace essere ed agire in questo modo, perchè mi piace essere sensibile, perchè questa è la mia natura e questo io scelgo di essere". In questa nuova prospettiva affermi la tua vera identità (che è lodevole) e non rischi di limitare te stessa. Se io fossi il tuo fidanzato (se avessi vent’anni in meno ci proverei!) e scoprissi che ti limiti per non ferirmi, beh, credo che mi arrabbierei….Preferirei indubbiamente litigare per ciò che appare incompatibile piuttosto che mantenere un rapporto in cui tu ti giochi solo a metà.Cora, ovviamente, la mia è solo una provocazione per alimentare il dibattito. Non ti conosco, se non per i pochi scambi via blog e, anche se ti conoscessi, non mi permetterei mai di esprimere pareri o giudizi sulla vita e sulle scelte.Buona giornata

  6. Cora ha detto:

    Cielo, probabilmente tu hai ragione. Ma io non riesco a superare questo "blocco". Almeno non ancora. E\’ più forte di me. Prima ancora che io dica qualcosa, o agisca, in determinate situazioni, scatta in me il pensiero: "quello che sto per dire/fare potrebbe ferire il mio prossimo?". Ed ecco che mi blocco e preferisco il benessere altrui al mio. Anche se so che se non mi limitassi mi sentirei molto meglio. Sto cercando di lavorare su me stessa, perchè mi rendo conto che questo modo di agire non è del tutto sano. Molto probabilmente la mia è una paura. Paura di non essere acccettata o di essere rifiutata dall\’altro perchè io, in qualche modo, l\’ho ferito. Forse è una paura più egoistica di quanto si possa credere. Però mi rendo anche conto che così facendo "gioco a metà" così come tu mi fai ben notare. E questo è un boomerang… non ferisco gli altri ma ferisco me stessa. Giustamente anche gli altri potrebbero arrabbiarsi, perchè pensano che io, agendo così, nascondo la verità, la mia persona, i miei sentimenti. Anche se così non è.Ti ringrazio, Cielo, per darmi l\’opportunità, con le tue parole, di riflettere su me stessa da un\’altra prospettiva, in modo da migliorarmi.

  7. Max ha detto:

    da "terapista"ti posso capire benissimo,io uguale alle tue parole mi dono per sentirmi meglio..a volte è così,a volte strozzerei qualcuno ma è sempre una terapia utile non trovi?meglio sfogare il nostro istinto seppur scrivendo serve sempre.Buona serata carissima Cora un abbracciotto tenerotto

  8. chelsea ha detto:

    La scrittura è un\’ottima terapia. Io non son capace. Tendo invece a esternare tutti dico proprio tutti i sentimenti negativi o positivi che ho in testa. E non so se è un bene o un male. A volte anche io però mi isolo … il mio rifugio è sempre la musica. Non so se tutte le persone sono a loro agio con me, alcune si, sono sicura. E son quelle che mi son piu care.

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